Presentazione e statistiche

Obiettivi formativi
La laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali si propone di formare figure professionali che:
• sono in possesso di approfondite e specifiche competenze dei metodi e delle tecniche più all’avanguardia relative alla prevenzione da danni fisico-chimico-biologici, alla conservazione e restauro dei beni culturali;
• possiedono ampie conoscenze storiche nell’ambito dell’archeologia e della storia dell’arte dal Medioevo fino all’età contemporanea, con particolare attenzione agli aspetti legati alle tecniche esecutive, alla letteratura e alla storiografia artistica, all’iconografia e all’iconologia, alla metodologia e alla storia del restauro;
• hanno avanzate conoscenze scientifiche dei materiali che costituiscono i beni culturali, delle loro proprietà fisico-chimiche, della loro struttura, dei loro processi di degrado e d’interazione con l’ambiente di conservazione;
• hanno la capacità di intervenire nelle situazioni di emergenza del patrimonio culturale attivando le opportune azioni nelle situazioni di catastrofe;
• hanno competenze specifiche dei trattamenti e degli interventi da operare sui materiali e sul loro ambiente di conservazione per prevenirne o limitarne il degrado;
• hanno la capacità di monitorare e valutare l’idoneità dell’ambiente di conservazione, e di organizzare e gestire il controllo del microclima degli ambienti di conservazione del patrimonio culturale;
• sono in grado di dirigere la progettazione e la realizzazione dell’intervento di manutenzione, conservazione e restauro in tutte le sue fasi secondo le più moderne e meno invasive metodiche anche utilizzando o coordinando saperi appartenenti a aree disciplinari diverse;
• hanno la capacità di progettare protocolli diagnostici mirati ad analizzare e valutare lo stato di conservazione dei Beni culturali e dei processi di degrado in atto;
• promuovono la conoscenza di tali metodologie e tecniche con mezzi divulgativi diversi sia in ambito scientifico sia in ambito applicativo;
• possiedono un’approfondita conoscenza di almeno una lingua europea oltre l’italiano.
Il corso segue uno dei principali percorsi formativi professionalizzanti regolamentati dal D.M. n. 87/2009:
Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile, manufatti scolpiti in legno, arredi e strutture lignee, manufatti in materiali sintetici lavorati assemblati o dipinti (PFP2).

Prospettive occupazionali
Il Corso di Studio abilita alla professione di restauratore e forma una figira professionale in grado di rivestire ruoli con responsabilià di controllo e di gestione nella conservazione del patrimonio culturale.

Gli sbocchi sono rappresentati da:
• aziende ed organizzazioni pubbliche e private operanti nel settore della conservazione, del restauro e della tutela dei beni culturali;
• istituzioni del Ministero dei Beni e Attività Culturali preposti alla tutela dei Beni Culturali (soprintendenze, musei, biblioteche, archivi ecc…);
• dottorato di ricerca nazionale in Heritage Science.

Informazioni sulla struttura didattica del corso
Il Corso è costruito in modo da fornire alla componente studentesca una solida base teorica ed anche tutte le conoscenze di carattere tecnico connesse con gli interventi di restauro sulle diverse classi di manufatti previste. L’apprendimento tecnico si svolge direttamente nei laboratori di diagnostica e di rilievo; le abilità pratiche vengono acquisite mediante 110 CFU di attività laboratoriale (a frequenza obbligatoria) più 15 CFU per la prova finale, nei laboratori di restauro, nei cantieri esterni e nelle imprese convenzionate.

Modalità di accesso
L’accesso al Corso di laurea è a numero programmato con un numero complessivo pari a 10 studenti/studentesse per il percorso professionalizzante attivato.
Le prove di accesso sono tre, due a carattere pratico e una a carattere teorico. La prova di disegno consiste nella trasposizione grafica di un manufatto artistico o parte di esso.  La seconda prova consiste nella reintegrazione pittorica su carta bianca con colori ad acquarello di un’immagine dipinta lacunosa al fine di ricostruirne l’unità figurativa. La prova orale riguarda argomenti di studio relativi alle tecniche esecutive e materiali costitutivi della produzione artistica, alle discipline scientifiche, alla storia dell’arte.

FAQ e recapiti utili
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