L’attività laboratoriale, intesa in senso didattico, è un articolato susseguirsi di momenti puramente teorici e di applicazioni pratiche. Per loro natura le due componenti non si fondono mai, ma si compenetrano, con una prevalenza dell’una o dell’altra a seconda delle inclinazioni del docente e in funzione del grado di autonomia raggiunto dal discente.
Le attività riversate nei laboratori di restauro concernono le sperimentazioni fisiche, chimiche, petrografiche e biologiche per la diagnostica, ma anche le tecniche fotografiche per la documentazione, le applicazioni delle nuove tecnologie (laser, etc.), le tecniche nella storia del restauro, ecc.
La frequenza alle attività di laboratorio di restauro è obbligatoria; sono consentite assenze per non più del 25%. È prevista la registrazione delle presenze.
Le abilità pratiche vengono acquisite mediante 104 CFU totali di attività laboratoriale, più 14 CFU per la prova finale, sviluppati nei laboratori e nei cantieri esterni o direttamente organizzati dell’Università con frequenza obbligatoria.
L’attività didattica del corso di laurea è articolata per ciascun anno di corso in due semestri.
Piano degli studi
REGOLAMENTO DIDATTICO A.A 2018/2019